Tipi di Diabete
Diabete di Tipo 1
Che cos’è?
Il diabete di tipo 1 è una patologia cronica che si verifica quando il sistema immunitario attacca e distrugge le cellule beta del pancreas, responsabili della produzione di insulina. Questo processo autoimmune porta a un deficit assoluto di insulina. L'insulina è un ormone fondamentale per regolare i livelli di zucchero nel sangue, poiché permette al glucosio (zucchero) di entrare nelle cellule del corpo per essere utilizzato come energia. Senza insulina, il glucosio rimane nel sangue, causando iperglicemia.
Quanto è comune?
Il diabete di tipo 1, detto anche diabete giovanile o (erroneamente) insulino-dipendente, rappresenta circa il 10% dei casi totali di diabete. In Italia le persone con diabete di tipo 1 sono circa 300.000, numero che aumenta ogni anno in aumento in tutto il mondo.
Quali sono i sintomi?
I sintomi del diabete sono generalmente:
- Sete intensa (polidipsia) e frequente necessità di urinare (poliuria);
- Fame eccessiva;
- Perdita di peso inspiegabile (polifagia paradossa);
- Affaticamento;
- Visione offuscata;
- Ferite che guariscono lentamente;
Come si fa diagnosi?
La diagnosi del diabete di tipo 1 viene effettuata attraverso un prelievo del sangue che misura i livelli di glucosio. Se i livelli sono elevati, il medico può eseguire ulteriori test per confermare la presenza di autoanticorpi specifici che indicano un attacco autoimmune contro le cellule beta del pancreas.
Come si gestisce?
Il diabete si gestisce tramite:
- Iniezioni di Insulina: Poiché il corpo non produce insulina, le persone con diabete di tipo 1 devono assumere insulina ogni giorno per controllare i livelli di glucosio nel sangue.
- Monitoraggio della Glicemia: Controllare regolarmente i livelli di zucchero nel sangue per assicurarsi che rimangano entro un intervallo target.
- Dieta Equilibrata: Seguire una dieta sana e bilanciata che aiuti a mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue.
- Esercizio Fisico: Fare attività fisica regolarmente per aiutare a mantenere i livelli di zucchero nel sangue sotto controllo e migliorare la salute generale.
E i miei figli?
Il rischio di sviluppare il diabete di tipo 1 può essere influenzato dalla presenza della malattia in membri della famiglia. Se un fratello gemello identico (monozigote) ha il diabete di tipo 1, la probabilità che l'altro gemello sviluppi la malattia è circa del 40%. Questo alto rischio è dovuto alla condivisione completa del patrimonio genetico tra i gemelli identici. Se un genitore o un fratello ha il diabete di tipo 1, il rischio per un altro figlio o fratello è inferiore al 5%. Mentre se entrambi i genitori hanno il diabete di tipo 1, il rischio per i loro figli di sviluppare la malattia è inferiore al 10%. Anche se il rischio è più elevato rispetto ad avere un solo genitore con la malattia, è comunque inferiore rispetto ai gemelli identici.
Quali sono gli esami di routine?
Il monitoraggio delle complicanze tipiche comprende:
- Esame del piede annuale, per perdita di sensibilità tattile, vibratoria, dolorifica, termica a livello dei piedi, caratteristica della neuropatia periferica. Bisogna eventualmente avvisare il medico curante e il diabetologo in caso di qualsiasi variazione visibile nel piede.
- Esame del fondo oculare ogni 2 anni senza retinopatia e ogni anno se il paziente ha retinopatia già diagnosticata.
- Test delle urine per l'albuminuria (o delle 24 h di urina) annuale per verificare la funzione renale.
- Misurazione della creatinina sierica e del profilo lipidico annuale o ogni 6 mesi.
- Misurazione dell’emoglobina glicata o HbA1c almeno ¾ volte l’anno (ad ogni visita diabetologica). I livelli di HbA1C, che riflettono il controllo glicemico degli ultimi tre mesi, vengono svolti più frequentemente là dove il controllo glicemico è incerto. Generalmente l'obiettivo di HbA1C è < 7% (l’obiettivo non è uguale per tutti).
- Esami per le malattie cardiovascolari annuali o il più possibile in caso di pazienti con alterazioni già presenti.
La "Luna di Miele"
Che cosa è?
Durante questa fase, il pancreas può riprendere temporaneamente a produrre insulina, riducendo la necessità di iniezioni esterne. Questo periodo è temporaneo e può durare da alcune settimane a diversi mesi.
Perché succede?
Quando una persona inizia a ricevere insulina esogena (iniettata), i livelli di glucosio nel sangue si abbassano, riducendo lo stress che preme sulle cellule beta del pancreas. Questo può permettere alle cellule di recuperare parzialmente a riprendere la produzione di insulina per un certo periodo.
Quali sono i sintomi?
I sintomi della luna di miele sono:
- Hanno bisogno di dosi più basse di insulina rispetto a quelle inizialmente prescritte.
- I livelli di zucchero nel sangue sono più stabili e più facili da gestire.
- Possono sperimentare episodi di ipoglicemia (bassi livelli di zucchero nel sangue) con dosi di insulina che normalmente non causerebbero tali effetti.
È cruciale gestire attentamente la terapia insulinica durante la luna di miele per evitare ipoglicemie e mantenere il controllo glicemico. Anche se il pancreas produce un po' di insulina, è importante continuare a monitorare i livelli di zucchero nel sangue e adattare le dosi di insulina in base ai consigli del medico. La durata della luna di miele varia da persona a persona. Col tempo, la maggior parte delle cellule beta rimaste nel pancreas verrà distrutta dal sistema immunitario e la produzione endogena di insulina diminuirà gradualmente fino a cessare del tutto. A questo punto, la necessità di insulina esterna aumenterà nuovamente.
Tappe della progressione del diabete
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Suscettibilità Genetica
Il diabete di tipo 1 è influenzato da una componente genetica significativa. Nei bambini nati in una famiglia con un membro affetto da questa condizione, il rischio di sviluppare il diabete di tipo 1 prima dei 20 anni è del 5%, rispetto allo 0,3% nella popolazione generale. Circa il 50% di questa suscettibilità genetica è attribuibile ai geni del complesso maggiore di istocompatibilità (HLA) sul cromosoma 6. Anche se sono state identificate altre 60 regioni del DNA coinvolte nella suscettibilità al diabete di tipo 1, i geni HLA rimangono tra i più importanti. Un’altra categoria di persone che hanno una forte tendenza a sviluppare il diabete è chi ha predisposizione genetica a sviluppare malattie autoimmunitarie.
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Evento Precipitante
Un evento o una serie di eventi scatenanti possono incentivare il sistema immunitario a innescare una risposta autoimmune contro le cellule beta del pancreas. Questo evento precipitante può essere di natura virale, ambientale o altro. Questa fase purtroppo è difficile da prevedere.
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Attacco Autoimmune
Durante questa fase, il sistema immunitario attacca e distrugge le cellule beta del pancreas, che sono responsabili della produzione di insulina. Questo processo continua fino ad un deficit assoluto di insulina nel corpo. Però fino a quando la percentuale di cellule non si riduce a meno del 50% abbiamo ancora glicemie normali (non si può fare diagnosi fino a questo punto). Dopo la distruzione significativa delle cellule beta, iniziano ad esserci delle disglicemie: alterata glicemia a digiuno (glucosio a digiuno da 100 a 125 mg/dl) o ridotta tolleranza al glucosio (glucosio a 2 ore post-75 g di glucosio da 140 a 199 mg/dl) dL) o un HbA1c compreso tra 5,7% e 6,4%. La distruzione delle cellule può essere più o meno lenta, generalmente nei bambini è più veloce; la forma degli adulti che progredisce lentamente viene definita come diabete autoimmune latente dell’adulto (LADA). La presenza di autoanticorpi pancreatici (solitamente multipli) e disglicemia bastano come criteri diagnostici.
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Diagnosi e Inizio della Terapia Insulinica
Una volta che i sintomi diventano evidenti, il medico può diagnosticare il diabete di tipo 1, definito da una iperglicemia (glucosio rilevato casualmente ≥ 200 mg/dl) con sintomi, glucosio a digiuno ≥ 126 mg/dl, glucosio ≥ 200 mg/dl due ore dopo l'ingestione di 75 g di glucosio e/o HbA1c ≥ 6,5%). L'inizio della terapia insulinica è solitamente necessario per gestire i livelli di zucchero nel sangue.
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Progressione del Diabete
Con il tempo, la maggior parte delle cellule beta rimanenti nel pancreas viene distrutta dal sistema immunitario. Ciò porta a una diminuzione graduale della produzione di insulina endogena e alla necessità di dosi sempre più elevate di insulina esterna per mantenere i livelli di glucosio nel sangue sotto controllo.
Differenze tra diabete di tipo 1 e diabete di tipo 2
Fonti raccomandate
Redatto da volontaria dell'Associazione
Rizza Gaia